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Il film presenta il leggendario uomo del mondo delle arti marziali, Huo Yuanjia, che nel Ventesimo secolo divenne il più famoso lottatore di tutta la Cina. Huo dovette affrontare incredibili vicende personali ma alla fine trovò una via di uscita dall'oscurità ed entrò nella storia come l'incarnazione dell'essenza delle arti marziali. La scoperta della propria individualità e le scelte che fece ispirarono la sua nazione. Il timido Huo Yuanjia è il figlio di un grande lottatore che però non vuole che egli segua il suo esempio. Così Huo decide di imparare da solo come combattere e vincere. Anni di allenamento gli consentono di stracciare avversario dopo avversario nella sua regione di origine, Tianjin. Ma il suo orgoglio cresce di pari passo con la sua fama di esperto di arti marziali. Quando un combattimento imprudente conduce alla morte di un maestro i membri della famiglia di Huo vengono uccisi per vendetta. In preda al dolore, tormentato dalla vergogna e sotto shock Huo inizia a vagare per il paese. Quando si trova ad un passo dalla morte viene salvato dalle donne di un tranquillo villaggio che lo trattano con dolcezza e generosità. Questo lo aiuta a guarire e riacquistare il suo equilibrio per un periodo di molti anni. Huo comprende che il futuro delle arti marziali risiede nella correttezza e nella lealtà e non nella violenza. Decide allora di tornare nella società per applicare questi principi. Una volta tornato a Tianjin, Huo affronta il suo passato e riabilita il suo nome. Grazie al Mizong (pugno mancante), metodo di combattimento elegante e acrobatico, Huo rinnova il suo successo e crea l'innovativa Federazione sportiva Jingwu. Prendendo atto della situazione, i membri sleali della Camera di Commercio Estera organizzano un torneo che mette Huo contro quattro lottatori, ognuno dei quali rappresenta i più grandi poteri stranieri in Cina. Huo accetta la sfida e combatte rispettivamente, contro: un pugile inglese, uno spadaccino spagnolo, un soldato belga e un giapponese che pratica le arti marziali. La Cina non ha mai dimenticato, e mai lo farà, ciò che avvenne quel giorno del 1910.
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